Wi-Fi, la replica del Comune non convince

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Wi-Fi, la replica del Comune non convince

In media 115 persone al giorno provano a usare il servizio. E le aree realmente coperte confermano i nostri test rispetto alla propaganda del sindaco De Luca.

Il wi-fi libero a Salerno diventa un caso. Dopo la denuncia dettagliata del gruppo ‘Facebook’, ‘Figli delle Chiancarelle’, il Comune di Salerno ha deciso di correre ai ripari.

A fornire una spiegazione sul servizio informatico ci ha pensato il direttore dei sistemi informativi del Comune di Salerno, l’ingegnere Raffaele Ciaraldi, che, con poche parole e qualche grafico, ha voluto rimarcare la qualità del servizio ed il suo notevole successo in termini di accessi e di traffico.

“La soluzione adottata dal Comune di Salerno aggiunge la possibilità di copertura di tipo ‘hand over’”, ha affermato Ciaraldi, “cioè agganciare il segnale da un’antenna e continuare ad avere la copertura spostandosi tra un’antenna e l’altra, senza perdita di connessione”.

“Un esempio è quello che accade su via Roma: un cittadino che si collega in Villa Comunale, può continuare la navigazione, senza soluzione di continuità, fino alla chiesa di Santa Lucia oppure su lungomare Trieste, passando per piazza Amendola, oppure proseguendo su piazza Matteo Luciani in direzione del teatro ‘Verdi’”.

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Infine Ciaraldi elenca un po’ di dati: “Gli utenti registrati e che hanno utilizzato almeno una volta il servizio wi-fi sono oltre 5500. Particolarmente interessante è il dato dell’ultimo mese di gennaio con ben 1.500 nuovi iscritti e 3.400 connessioni della durata media di 50 minuti, che evidenziano la continuità del servizio e la sua significativa fruibilità”.

Ma le dichiarazioni di Ciaraldi non sono piaciute per niente ad Edy Piro, portavoce dei ‘Figli delle Chiancarelle’, che ha replicato al dirigente di palazzo di città: “I dati ricevuti indicano una media di circa 115 connessioni quotidiane nel mese di gennaio ma non il tempo di connessione e nemmeno la qualità della stessa. In breve ci sono 100 persone che provano a usare il servizio ma non necessariamente ne fruiscono.

 Gli hotspot di un wifi su territorio cittadino devono per forza essere ‘hand over’ o ‘bridge’.

E’ come dire che un’automobile moderna ha il cambio con le marce. Inoltre si è finalmente capito quali sono le aree realmente coperte che confermano quelle da noi rilevate, in dissonanza con quanto pubblicizzato sui totem ancora presenti in città.

 Fondamentalmente è un servizio mediocre che va migliorato immediatamente”.