Ispezione Ministero I : i conti del Comune non tornano
Ispezione Ministero I: i conti del Comune non tornano
Grave squilibrio di cassa e debiti con le banche per 200 milioni.
Bilancio in pareggio grazie ai residui attivi, non tutti esigibili, di multe, Ici ed Tarsu.
I risultati dell’ispezione sui conti del Comune da parte del Ministero delle Finanze, effettuata dal 30 giugno al 29 luglio 2011, sono da brividi.
Iniziamo col dire che l’Ente ha contratto fino al primo gennaio 2011 ben 200 milioni 742 mila euro di debito con le banche per investimenti (pg.10).
Che le società partecipate sono in una situazione drammatica e che la differenza tra i crediti vantati da queste col Comune e residui passivi inseriti nel bilancio comunale ammonta a 20 milioni di euro. Somma nebulizzata!!! Nei bilanci delle società miste inoltre non sempre sono esplicitamente indicati i singoli debitori. (pg.2 e 3)
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Il Comune inoltre ha un deficit di liquidità di 78 milioni che crea un grave squilibrio di cassa. Il margine residuo a luglio 2011 per anticipazioni di tesoreria è di 4 milioni di euro che, come scrivono gli ispettori, non è nemmeno necessario a pagare una mensilità di stipendi. (pg.4 e 12).
Ci sono ritardi nel pagamento di bollette comunali che superano i 20 mesi (pg.5): con l’Enel abbiamo un ritardo di un anno, con la Telecom di 3 anni.
E’ solo grazie all’utilizzo dei residui attivi, ovvero somme non riscosse ma portate a bilancio, che si riesce a fra quadrare i conti: per intenderci solo di Tarsu (tassa sulla munnezza) i residui attivi sono 44 milioni circa mentre il riscosso e di 23 milioni. Inoltre non è detto che tutti i residui siano realmente esigibili. Stesso discorso vale per i proventi da permessi a costruire dove nei residui attivi è segnata la cifra di 25 milioni.
Stesso discorso ancora per L’ICI, con oltre 3 milioni di residui attivi (pg.7)
Per quanto riguarda le multe dei Vigili Urbani i residui attivi sono circa 33 milioni (pg.8).
Tra le bizzarrie delle spese sostenute con le multe c’è anche il pagamento per l’iscrizione dei Vigili Urbani al tiro a segno e per la manutenzione delle pistole. Scrivono gli ispettori, con una certa ironia: “non si intravede la relazione esistente tra il miglioramento della circolazione stradale e le spese per l’armamento” (pg.9).
In fine (pg.12 13 14) gli ispettori elencano le criticità alla base del “grave” squilibrio di cassa.
Insomma stamm proprio arruvnat!