La temuta Curva di Vietri …

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I salernitani e la Curva di Vietri, non superate quella curva

Il primo Comune che si trova dopo Salerno, andando verso Nord, è Vietri Sul Mare il primo paese della costiera amalfitana. Per arrivarci c’è una curva a gomito e, dopo quella curva, finisce Salerno.

Metaforicamente per molti salernitani dopo quella Curva c’è il buio, il nulla, il mistero perchè i salernitani non viaggiano e se viaggiano lo fanno poco e per poco tempo.  In venti anni di deluchismo i salernitani si sono convinti che siamo una città emancipata, una città europea, anzi l’unica vera città di Europa! Salerno come Barcellona, Salerno come Berlino, come New York anzi a volte anche meglio; questa è stata la propaganda, il brainwashing durato venti anni del primo cittadino ed ha funzionato: i salernitani si sono convinti di vivere in un’isola felice e quindi oltre quella curva non mettono il naso.

Il cordone ombelicale dei salernitani è lungo ed elastico. Però, stando lontani per un periodo sufficiente si arriva alla verità: Salerno è la puttana di De Luca.

 De Luca inaugura, la stampa che lo sostiene propaganda, l’Italia si convince che Salerno è una specie di isola felice nel cuore di Camorraland anche perché (a dire il vero nel giro di una sola notte) è passata alla raccolta differenziata dei rifiuti e, a differenza della odiatissima Napoli, non ha più immondizia ai lati delle strade. Questo, ovviamente, vale solo per il centro cittadino, la “vetrina” di De Luca.

Salerno, per De Luca, è stato un enorme trampolino di lancio. Per anni ed anni le risorse di tutti sono servite essenzialmente per costruire la popolarità di uno. Il comune è prossimo al fallimento, la città è costellata di cantieri aperti ed abbandonati. A dispetto della differenziata, ovunque sorgono discariche a cielo aperto, i servizi comunali sono insoddisfacenti, la viabilità compromessa, i trasporti pubblici disastrati, la centrale del latte in vendita per coprire i buchi di bilancio, intere aree demaniali del centro cittadino soggette a cementificazione privata. Mentre le altre città moderne delocalizzano, Salerno continua ad urbanizzarsi nel suo centro con una velocità ed un effetto autodistruttivo simile a quello delle cellule cancerose che aggrediscono le sane. (tratto da Hail De Luca: Ascesa, splendore e decadenza di Salerno. Una storia di speranze tradite.

Chi viaggia, chi conosce altre città italiane, chi legge, chi si informa o semplicemente chi non è preda del “pensiero unico” sa che Salerno è sconosciuta ai più e che purtroppo è, e rimane, una città provinciale con poche opportunità e adeguati servizi.

Molti chiancarelli vivono all’estero perchè non hanno trovato un posto di lavoro adeguato alla propria formazione, perchè non hanno “Santi al Comune” ai quali appellarsi e perchè non vogliono barattare la propria dignità per un posto di lavoro. Chi invece è restato viaggia, si informa e cerca di migliorare la propria città cercando di far conoscere l’altra faccia della loro Salerno, perchè la propaganda non basta a fare bella una città e le chiacchiere stanno a zero quindi, coraggiosamente, superano la Curva di Vietri e documentano il mondo al loro modo.

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