Metropolitana, ci si mette anche il “tappo” di Via Zara

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Metropolitana, ci si mette anche “tappo” di Via Zara

Rosario Ternullo, Legambiente, svela il mistero che crea ulteriore impedimento allo sviluppo dell’opera

Tre anni fa, presidente della Campania Bassolino, mi recai presso l’EAV (Ente Autonomo Volturno), nel ruolo di responsabile di Legambiente Trasporti Campania, per risolvere il nodo di Salerno che crea grande disagio al traffico ferroviario nazionale.

Con l’ingegnere Tino Borrello esperto in progettazioni ferroviarie dell’ente facente capo alla regione Campania, mettemmo su un’ipotesi di progetto per sbottigliare la strozzatura localizzata all’uscita della galleria Santa Lucia.

Si ipotizzò l’abbattimento dei due fabbricati realizzati negli anni ’50 abusivi perché contro la legge sulle aree di rispetto, con ricostruzione ed arretramento di almeno 20 metri (la più economica delle soluzioni), per consentire la realizzazione del 5° binario e rendere autonomo l’asse ferroviario Salerno – Mercato San Severino, rispetto alla linea dei treni a lunga percorrenza (3° e 4° binario).

Se l’operazione fosse andata in porto la regione Campania si sarebbe accollata le spese per circa 8 milioni di euro, ma ci voleva il passaggio e l’approvazione del comune di Salerno.

A detta dell’ingegnere questa era una condizione indispensabile per i successivi investimenti della metropolitana regionale ( prolungamento fino a Battipaglia con realizzazione della stazione per l’aeroporto, elettrificazione della Salerno – Mercato San Severino con raddoppio parziale della linea e bretella per l’università), dal momento che l’accavallamento di linee determinava un disservizio tale che non si potevano programmare i tempi di cadenzamento dei convogli.

Nell’incontro con il Sindaco De Luca la proposta fu respinta adducendo che il prolungamento del trincerone est era prioritario a qualunque altro intervento.

Successivamente, in un mio incontro presso l’ACAM in presenza dell’allora Direttore la Senatrice dei Verdi Anna Donati, attualmente Assessore ai Trasporti del comune di Napoli, e in un incontro con i responsabili delle ferrovie (due ingegneri venuti da Roma per tratta della Napoli – Bari), affrontammo anche l’imbuto di Salerno. I tecnici asserirono che lo sbottigliamento era fondamentale, al fine di una migliore funzionalità del sistema ferroviario nazionale, con la possibilità di poter incrementare il numero dei convogli sulla linea.

A tal ragione mi chiesero se potevo intercedere nella figura del Sindaco De Luca, tassello fondamentale per una perfetta riuscita dell’operazione.

La risposta di De Luca la conoscete, incapace di avere una visione che superi i confini del comune che amministra.

De Luca di cosa si lamenta se l’opportunità di sbloccare la metropolitana l’aveva?

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Sarebbe bastato che questa operazione fosse stata inserita nel Piano Urbanistico Comunale, e nel tempo di una legislatura portato a termine, senza costi aggiuntivi per il Comune, ma l’inerzia e l’incompetenza hanno avuto il sopravvento, perché oggi con lo sbottigliamento potremmo inserire il nodo ferroviario di Salerno tra quelli strategici nazionali, per i quali il Ministero per le Infrastrutture ha erogato quasi 12 miliardi di euro.

Rosario Ternullo, Legambiente Trasporti