Far west paesaggio a Salerno: il Consiglio Comunale viola la legge
Far west paesaggio a Salerno: il Consiglio Comunale viola la legge
Chi ci amministra dovrebbe conoscere le leggi e rispettarle.
O, almeno, seguendo l’ammonimento del Dalai Lama, dovrebbe “imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto”.
A Salerno né una cosa né l’altra.
A violare la legge ci pensa, nel modo sbagliato, il Consiglio Comunale.
E lo fa in maniera lucida e consapevole.
Lo fa sul paesaggio, bene tutelato dalla Costituzione: una cosa da niente insomma.
La delibera di nomina dell’attuale Commissione Locale per il Paesaggio, la n° 24 del 25 luglio del 2011, è palesemente illegittima e viola una legge dello Stato, la legge regionale n. 10/1982.
Pertanto tutti i “nuovi” membri della CLP, ovvero Marta Garofalo, Anna Maria Renna, Luciano Mauro, Pasquale Cirino e Francesco Pellegrino, in carica dall’estate 2011, sono stati illegittimamente nominati.
La Commissione in questione, per intenderci, è quella che si occupa delle autorizzazioni paesaggistiche, materia molto delicata.
Per rendere meglio l’idea, operazioni come il Crescent ed il Porto di Pastena, più di recente i box di Lungomare-Piazza Cavour, passano da lì, dai suoi pareri favorevoli.
Tra i “nuovi”, illegittimi, ce ne sono addirittura due che sanno un po’ di vecchio e che, soprattutto, sono giunti oltre i limiti di “nomination”, per legge, essendone già stati membri “per più di due volte consecutive”.
Si tratta del dott. Luciano Mauro, curatore dei Giardini della Minerva, già noto alle Chiancarelle come estensore “maldestro” della Carta dei Vincoli allegata al Puc, Carta risultata sbagliata su Piazza Cavour, come scoperto da noi il mese scorso.
E della dott.ssa Anna Maria Renna.
I due, stando sempre alle carte, ovvero alle Delibere di Consiglio n. 25 del 09.07.2009 e n. 30 del 23.03.2005, avrebbero sforato il tetto.
Il tutto è avvenuto con la piena consapevolezza del Consiglio Comunale.
E la cosa lascia davvero basiti.
Quindici giorni prima della seduta del 25 luglio, quella che ha portato alla nomina dei 5 “esperti”, era stato lo stesso assessore Regionale all’Urbanistica, con una circolare esplicativa, a ribadire le regole per i membri delle CLP.
Nella nota protocollata il 7 luglio 2011 si legge: “Per i Comuni sprovvisti di Commissione Edilizia, al RUP che ai sensi del TUEL nr. 267/2000 sostituisce l’attività della CE, si affiancano i cinque esperti previsti dalla L.R. 10/82 con applicazione dei medesimi criteri di composizione e di nomina.”
E quali sono questi medesimi criteri?
In primis non andare oltre i due mandati consecutivi.
Ma il Consiglio comunale ha fatto di più.
E’ andato straordinariamente oltre tutto.
Ha operato la scelta dei membri della “nuova” CLP in una rosa ristretta di candidati, senza verificarne l’idoneità a ricoprire tale carica.
Non ha messo avviso pubblico per l’acquisizione delle candidature.
Non ha acquisito i curricula degli interessati, indispensabili per l’accertamento dei requisiti tecnico professionali richiesti dalla legge.
Inoltre, altra violazione, i nominativi dei membri della Commissione risultano emersi soltanto in sede di scrutinio.
Infine in assenza di curricula, l’attribuzione, a ciascuno dei membri, della qualifica di “esperto” è sulla fiducia
Un atto di fede più che una delibera di Consiglio comunale.
>>>>> Leggi il verbale del Consiglio Comunale DELIBERE CECI – RIUNITE
Per questo motivo Italia Nostra e I Figli delle Chiancarelle hanno scritto a tutti gli enti interessati alla questione informandoli sulla vicenda.
Tra i destinatari c’è naturalmente anche la Soprintendenza di Salerno, che farebbe bene ad evitare di dare pareri su relazioni paesaggistiche inviate da una Commissione figlia di una delibera che viola la legge.
E farebbe bene anche ad evitare di partecipare a conferenze dei servizi indette dal Comune, come quella del 14 dicembre, relativa al nuovo parere per i box a piazza Cavour, nel cuore della Lungomare.
Il Comune di Salerno, dal canto suo, farebbe bene ad agire in autotutela annullando la decisione presa dal Consiglio, ovvero da se stesso.
Fatto sta che dopo le clamorose topiche, da noi evidenziate negli ultimi mesi, sui vincoli del Lungomare Cavour, del ristorante dei Feudi in Villa Comunale e di Piazza Alario, con l’illegittimità della Commissione paesaggio siamo al quarto grave errore commesso da chi ci amministra.
>>>>>> IN e FDC: Diffida illegittimità CLP
Per conoscenza la lettera è stata inviata anche al Procuratore Capo della Repubblica di Salerno, il dott. Franco Roberti.
Il far west paesaggistico va arginato.