Nessuno tocchi il Porticciolo: presentato ricorso per salvare il borgo marino di Pastena
Missione compiuta! La campagna Bop, buono ordinario pullanghelle, ha raggiunto l’obiettivo che si era fissato: raccogliere i fondi per opporsi alla realizzazione del Nuovo Porto di Pastena, una speculazione edilizia a mare che devasterà un’area di oltre 30 mila metri quadri sottoposta a vincolo paesaggistico e che cancellerà definitivamente l’unica spiaggia libera di Pastena.
Grazie ai Bop, un “azione” di grande valore civico, i rappresentanti del comitato “Giù le mani dal porticciolo”, di “Italia Nostra” e dei “Figli delle Chiancarelle”, hanno depositato questa mattina a Napoli, presso la Regione Campania, il ricorso straordinario al Capo dello Stato contro la realizzazione del projet financing del Porto di Pastena. Tra i motivi principali alla base del ricorso ci sono la mancanza di conformità urbanistica del progetto, la mancanza della Vas (valutazione ambientale strategica), il mancato rispetto del vincolo paesaggistico riconducibile all’art 142 del decreto lgs n 42/2004 a cui si aggiunge quello del D.M del 17.5.1997.
In luogo di quello che si prospetta essere una imponente speculazione edilizia che ingolferà di cemento e di traffico tutto il quartiere, i ricorrenti auspicano la riqualificazione dell’area attraverso la realizzazione, in accordo con i residenti del posto, di un vero porticciolo che soddisfi le pressanti esigenze di una nautica sociale e la risistemazione degli arenili circostanti per una libera balneazione.
Esattamente un anno fa, una analoga campagna Bop servì a finanziare il ricorso al Consiglio di Stato contro il Crescent.
Anche per Pastena i cittadini, a fronte di una donazione spontanea, hanno ricevuto il Bop a testimonianza del gesto di grande sensibilità civica a tutela del proprio territorio. I “value certificate” erano a tiratura limitata (100), filigranati e con l’immagine caratteristica del borgo marinaro di Pastena, oggi a rischio distruzione.
“Riteniamo che l’attuale “Porticciolo” di Pastena – spiegano i ragazzi del comitato “Giù le mani dal Porticciolo” – sia un luogo da salvaguardare, portatore di una cultura cittadina ormai in via d’estinzione. Siamo anche consapevoli dell’attuale stato in cui versa il borgo marinaro e infatti auspichiamo una vera riqualificazione dello stesso in modo ecocompatibile, al fine di salvaguardare il mare, le spiagge, la pesca e le attività storicamente presenti in questo luogo”.